Camera il fotografo

La stanza del Fotografo

Tutti ritrasse, l’elettricista,

che si scoprì un grande artista!

La nostra rubrica alla scoperta de La Pietra Felice continua con una puntata all’insegna della fotografia.

Un fotografo davvero speciale

Oggi, infatti, vogliamo parlarvi di Grat-Éloi Ronc, un fotografo davvero speciale nato a Introd nel 1859. Elettricista di mestiere, Ronc si dedicò alla fotografia con grande passione e dedizione, riuscendo a ottenere risultati eccezionali, ancor più se si tiene conto del fatto che in quel periodo la fotografia muoveva i suoi primi passi, specie in contesti periferici come la Valle d’Aosta.

Il fotografo era solito ritrarre i suoi compaesani nelle loro abitazioni e intenti  alle loro attività quotidiane, ma veniva anche chiamato nelle altre vallate della Regione, per realizzare ritratti in grado di fissare nel tempo gli eventi importanti della vita delle famiglie: matrimoni, nascite, morti, cerimonie, festeggiamenti per nuove edificazioni, momenti di vita privata e pubblica. 

Le sue fotografie riescono ancora oggi a trasmetterci la povertà e la fatica delle vite dei montanari di quel tempo, ma anche la gioia genuina delle feste e delle grandi ricorrenze, la bellezza del trascorrere delle stagioni e dei paesaggi naturali, la cura nei vestiti e negli oggetti, seppure modesti,  e la dignità riservata tipica delle genti alpine.

Curiosità sulle sue opere

La sua abbondante produzione fotografica, che coglie appieno le sfumature della vita dell’epoca, è raccolta in un Fondo custodito presso gli Uffici Regionali, mentre è anche possibile recuperare anche alcune pubblicazioni.

Il fotografo – Caratteristiche della stanza

La stanza del Fotografo, che grazie alla sua doppia esposizione risulta molto luminosa e panoramica, è attrezzata anche per ospitare una persona con bisogni speciali di mobilità o in sedia a rotelle ed è dotata di asciugacapelli, riscaldamento autonomo e wi-fi su richiesta, in modo da rendere l’accesso alla tecnologia una scelta consapevole e sostenibile.

Una volta entrati nella vostra stanza noterete certamente l’azzurro delle pareti, un richiamo al colore indaco, estratto dalla pianta del guado, diffusa sulle Alpi Occidentali, e molto utilizzato dai Celti, che in queste zone alpine vissero numerosi lasciando importantissime testimonianze.

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