La Fiera di Sant’Orso è molto di più di una semplice fiera dell’artigianato di tradizione che si svolge sempre il 30 e 31 gennaio nel centro di Aosta; è un grande evento fatto di storia e di tradizione, di sapori e di profumi, di musiche e balli, di amicizia e comunità.
Con la sua unicità e una storia più che millenaria, la foire attira ogni anno decine di migliaia di visitatori che per due giorni interi colorano e animano le vie di Aosta alla ricerca delle opere d’arte tradizionali prodotte dagli artigiani locali o di un souvenir porta fortuna.
Il modo migliore per conoscere la Fiera
Quest’anno, grazie al fatto che capita di giovedì e venerdì, la Fiera di Sant’Orso rappresenta l’occasione perfetta per godersi tre o quattro giorni di riposo e partire alla scoperta dell’evento, ma anche dell’Atelier des Métiers di piazza Chanoux, il padiglione enogastronomico (aperti anche il 1° febbraio) e delle mostre affascinanti proposte in Valle d’Aosta in questo periodo o, ancora, per approfittarne e fare una bella sciata.
La fiera di Sant’Orso – Evento
Come ogni anno, fin dalle prime luci del mattino del 30 gennaio la città si anima grazie agli artigiani intenti ad allestire i loro banchetti per mettere in bella mostra ciò che hanno creato durante l’anno, mentre le vie del centro storico di Aosta si riempiono pian piano di curiosi.
La giornata, accompagnata da musica, buon cibo e un bel clima di festa prosegue fino al calar del sole, quando i banchetti vengono riposti con cura e ha inizio la veillà, un vero e proprio evento nell’evento che, tra canti, balli, sorrisi e qualche bicchiere di vino saprà accompagnarvi fino al mattino del 31 gennaio, quando toccherà nuovamente agli artigiani diventare protagonisti.
Ma descrivere la Fiera, la sua bellezza e la sua storia in poche righe è davvero molto difficile: se siete tra i tanti che ogni anno raggiungono la Valle per questo meraviglioso evento sapete certamente di cosa stiamo parlando, altrimenti è giunto il momento di rimediare e prenotare il vostro soggiorno in vista della Fiera.
Se, invece, volete saperne di più sull’evento potete consultare il sito ufficiale del turismo in Valle d’Aosta.
Informazioni e Curiosità sulla Fiera
Intorno alla Fiera e al Santo a cui essa deve il nome si sprecano aneddoti, ricordi e curiosità ma, se dovessimo sceglierne uno parleremmo certamente dell’orso e del suo pagliericcio.
Secondo un detto che si perde nel tempo, infatti, se il giorno di Sant’Orso (1° febbraio) il tempo è nuvoloso, l’orso continuerà beatamente a dormire per poi svegliarsi dal suo letargo qualche tempo dopo, mentre se il sole dovesse splendere alto nel cielo l’orso si sveglierà, metterà ad asciugare il suo pagliericcio e tonerà a dormire, allungando l’inverno valdostano di quaranta giorni.
Il primo febbraio, quindi, non ci resterà che svegliarci presto per controllare il cielo. Questo, però, solo dopo aver apprezzato i due giorni di Fiera, le spettacolari opere degli artigiani e le musiche e i sapori di un intero territorio.
Infine, vi segnaliamo l’app ufficiale VdA Events, all’interno della quale potrete trovare aggiornamenti su eventi e attività in Valle d’Aosta.